Appuntamento venerdì 28 ottobre, alle 20.30, nella sala consiliare di Palazzo Doria
“Dissesto idrogeologico e alluvioni: osservare e comprendere Madre Natura” è il titolo del convegno in programma venerdì 28 ottobre alle 20.30 nella sala consiliare di Palazzo Doria a Loano. L’iniziativa, che gode del patrocinio dei Comuni di Loano, Finale Ligure e Toirano, è stata ideata ed è attivamente supportata dalla sezione ARI di Loano dell’Associazione Radioamatori Italiani. Protagonista della serata sarà Gianfranco Saffioti, anche noto come “il Meteorologo Ignorante”.
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Il convegno ricalcherà le orme degli appuntamenti già tenutisi a Cogoleto e Genova Sestri Ponente e fa parte del cosiddetto “Igno Tour”, un modo di approcciare la meteorologia fuori dai soliti schemi convenzionali che porterà a uno scambio di pensieri e considerazioni, con un occhio (critico) alle politiche che riguardano la salute, l’ambiente, il territorio in cui viviamo, il rischio idrogeologico e la gestione delle allerte.
“I cambiamenti climatici che stiamo registrando da qualche anno a questa parte – spiega il sindaco di Loano Luca Lettieri – stanno dando vita ad eventi meteorologici sempre più intensi, che in molti casi hanno come conseguenze alluvioni e fenomeni di dissesto idrogeologico. Il territorio ligure, che da questo punto di vista è particolarmente fragile, ogni anno deve fare i conti con piccoli e grandi disastri, dalle frane alle vere e proprie alluvioni. Durante il convegno, Saffioti ci aiuterà ad approfondire e comprendere i mutamenti del clima a cui stiamo assistendo, in modo tale da essere il più possibile preparati in caso di emergenza”.
“Per far fronte alle situazioni più estreme, infatti, è necessario informare e ‘formare’ i cittadini e insegnare loro quali norme di autoprotezione mettere in atto in ciascuno scenario. E’ questo lo spirito con cui, ad esempio, i Comuni di Loano e Finale Ligure hanno deciso di adottare Nowtice, il software di comunicazione che consente di inviare a tutti gli utenti iscritti messaggi istantanei riguardanti le allerte o i bollettini meteo, la viabilità e le emergenze che si verificano sul territorio, così come comunicazioni generiche rispetto a situazioni per le quali si rende necessario informare nel minor tempo la più ampia fascia di popolazione possibile”.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Loano. L’ingresso è libero.
Di seguito la presentazione di Gianfranco Saffioti: “Meteorologo per passione, ignorante per definizione, praticamente sono un ossimoro, una figura retorica che unisce a sé due concetti sostanzialmente opposti. ‘Il Meteorologo Ignorante’ nasce sostanzialmente dalla voglia, mai sopita, di condividere pensieri, considerazioni e un modo di approcciare la meteorologia fuori dai soliti schemi convenzionali, con un occhio (critico) alle politiche che riguardano la salute, l’ambiente, il territorio in cui viviamo, il rischio idrogeologico e la gestione delle allerte.
Da fondatore di Limet (Associazione Ligure di Meteorologia) nel 2007 a presidente sino al 2017, ho guidato l’Associazione verso un nuovo modo di fare meteorologia, cercando di colmare la distanza siderale ed evidente tra istituzioni, enti preposti e popolazione. Fiero e orgoglioso testimone al processo che ha riguardato la gestione della giunta Vincenzi rispetto l’alluvione del 4 novembre 2011, altrettanto fiero ed orgoglioso di dare, da quasi tre anni, il mio contributo nelle aule di tribunale per ciò che riguarda l’alluvione del 9 ottobre del 2014 che ha coinvolto Genova e il Bisagno”.
Nel suo blog, Saffioti pubblica “previsioni che riguardano la Liguria, quando queste meriteranno particolare attenzione, articoli di approfondimento, risorse utili che spero possano aiutarti (come hanno aiutato me) ad applicare la meteorologia nella vita di tutti i giorni”. Offre al lettore “spunti e consigli utili che puoi mettere in pratica da subito per migliorare la tua vita, le tue scelte e perché no, vivere e nutrirti anche di argomenti come la meteorologia in maniera anche più confidenziale, diretta, meno convenzionale, certamente poco accademica, ma, e questo è il mio vero obiettivo, più efficace”.
“E poi perché mi occupo di meteorologia da quando ero nella pancia di mia mamma, da quando a 7 anni andavo a dormire e, data la buonanotte a tutti, alzavo la tapparella quel tanto che bastava per passare la notte a guardare il termometro dalla finestra, perché non solo lo faccio ancora adesso che di anni ne ho 46, ma anche e soprattutto perché non ho mai smesso di studiare e credo nel valore della condivisione e della divulgazione. Nonostante abbia rifiutato, da sempre, la finta ‘serietà’ dell’ufficialità italiana, privilegiando la serietà dei contenuti e non della forma, in tanti anni di attività credo di aver dimostrato che si possa fare informazione, didattica nelle scuole e persino testimonianza in tribunale con l’unico scopo di combattere l’ignoranza dei problemi”.